La Val Saisera, estremo baluardo difensivo dell’Impero Asburgico.
Sono le cime dai nomi affascinanti: l’Innominata, la Madre dei camosci, la Cengia degli dei, sono le montagne amate da Kugy e da intere schiere di alpinisti, sono i paesaggi di roccia e di verde e di neve, sono gli sguardi della fauna selvaggia e gli odori umidi del bosco a custodire i segreti terribili della Grande Guerra sulle Giulie. È la Val Saisera, estremo baluardo difensivo dell’Impero Asburgico, militarizzata con trincee, camminamenti e postazioni per impedire il facile accesso dei soldati italiani dalla Val Dogna. I resti, ripristinati e messi in sicurezza sono diventati il Parco tematico “Abschnitt Saisera” (dal nome del settore militare che operava in loco). Un percorso su tre anelli che inizia nei pressi dell’agriturismo Montasio; il primo itinerario parte da fondovalle, dalle trincee di prima linea “Vordere Seisera” e conduce al “Sasso bucato”, un gigante di pietra trasformato in postazione per mitragiatrici. Il secondo parte dal “Sasso bucato” e raggiunge la “Fuss Nabois”, la postazione per cannoni in caverna, a quota 1055 m, e comprende la visita ai resti dell’accampamento militare del bosco di Zapraha. Il terzo ha inizio alla “Fuss Nabois” e raggiunge la “Geschutz Kaverne”, alloggio per i cannoni di montagna. Siamo a quota 1200 m, sopra di noi la parete ovest del Piccolo Nabois.
Se, in questa visita, vuoi essere guidato da un esperto, chiama Davide Tonazzi al +39 328 7469682.
Foto: Archivio Palazzo Veneziano (Fondo B. Martinz)