Il Rio di Cadramazzo presenta una selvaggia cascata ed una forra angusta.
“Questa nuova ferrovia … imbocca la valle del Fella e si inoltra definitivamente tra montagne austere, severe, dove alle querce ed ai faggi succedono sempre più prevalenti i negri abeti ed i pini ed i larici; e i torrenti scorrono su letti sassosi, i monti mostrano l’ossatura rocciosa, e a poco a poco la fisionomia italiana scompare dalla natura ….” Ci piace pensare che l’anonimo giornalista del Corriere della Sera, nel novembre del 1878, nello scrivere queste parole si sia ispirato alla selvaggia cascata e alla forra angusta dell’affascinante Rio di Cadramazzo.
Foto: Archivio Palazzo Veneziano (Fondo R.Guarasci).