Costruita nel 1854 sul “Cuel Moresc” a Campolaro, sostituì una preesistente chiesetta dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano.
Pierluigi Cappello nel romanzo Questa libertà, a proposito della chiesa di San Bartolomeo, scrive: “Ancor oggi mi dà l’idea del cappello di un adulto che sia stato gettato svogliatamente in testa ad un bambino.” L’immagine evocata dal poeta chiusano è quanto di più adatto a descrivere la chiesa di Chiusaforte che, con il gigantesco pronao progettato nel 1955 dal noto architetto Giacomo Della Mea, svetta imponente e grandiosa sulle case del paese; immensa per le 600 anime che qui vi abitano.
Costruita nel 1854 sul “Cuel Moresc” a Campolaro, sostituì una preesistente chiesetta dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano. L’interno, modesto, custodisce le sculture di San Bartolomeo e San Sebastiano, opere dell’udinese Marignani.
Foto: Andrea Faleschini (Archivio Palazzo Veneziano)