Il salice viene impiegato per consolidare i terreni di ripa e le pendici franose.
Nome comune: Salice bianco
Nome scientifico: Salix alba L.
Località: Tarvisio - via Monteborgo (747 m slm)
Come arrivarci: giunti a Tarvisio si percorre via Udine fino ad incrociare via Monteborgo. Si prosegue per 150 m: l’esemplare è situato sul lato sinistro della strada sull’argine del torrente Bartolo.
Caratteri della pianta:
Altezza: 23 m
Circonferenza: 4,45 m a 1,30 m di altezza
Diametro chioma: 14 m
Età stimata: 100 anni
Il salice bianco può raggiungere fino a 25 m di altezza; ha la chioma aperta e con rami sottili e flessibili, la corteccia è giallastra o grigio-rossastra. Le foglie lanceolate-acuminate hanno la pagina superiore poco pelosa, quella inferiore è coperta da una densa peluria che conferisce una colorazione argentea. I fiori unisessuali, maschili e femminili, si trovano su piante diverse e maturano nello stesso periodo. Sono riuniti in infiorescenze chiamate amenti: quelli degli esemplari maschili sono allungati di colore giallo e producono il polline, quelli degli esemplari femminili sono verdi, esili e con un breve peduncolo. I frutti sono costituiti da capsule, lunghe fino a 6 cm, che a maturazione liberano semi lanuginosi.
Il salice viene impiegato per consolidare i terreni di ripa e le pendici franose; il legno è utilizzato nell'industria cartaria. La corteccia del salice contiene il tannino e la salicina, con la quale si ottiene l’acido salicilico che è il composto di base dell’aspirina.
Testo: Emanuela Plazzotta
Foto: Max Maraldo (Archivio Palazzo Veneziano)
(46°30'23.78"N 13°34'05.87"E)