Sulla ciclabile... pedalando tra storia e natura.
Ottava tappa:
STAZIONE DI UGOVIZZA (769 m s.l.m) - STAZIONE DI CAMPOROSSO (804 m s.l.m)
Lunghezza: m 5581
Dislivello: m 35
Tempo di percorrenza alla velocità media di 15 km orari: 24 minuti circa
Gallerie: 0 (1 sottopasso)
Fontane: 2, una presso la vecchia stazione ferroviaria (Per l’utilizzo rivolgersi al gestore). L’altra presso area giochi Camporosso (necessaria l’uscita dalla ciclovia prima di giungere alla vecchia stazione ferroviaria).
Lasciata la stazione di Ugovizza inizia l’ultimo tratto di leggera salita prima di arrivare a Camporosso. Oltrepassando le stazioni di Valbruna, la nuova e quella storica, famosa per le frotte di sciatori che riempivano la banchina della nota località sciistica, non si può evitare di voltare lo sguardo a destra, per ammirare l’imponente mole dello Jof Fuart; la montagna che J. Kugy definì un trono sfavillante nel regno della luce e della gioia. Appagati da tale visione proseguiamo per raggiungere, dopo pochi minuti, il punto ferroviario denominato “culmine”: lo spartiacque tra Mar Adriatico e Mar Nero. Siamo a 816.65 m s.l.m al passo più basso delle Alpi. Da qui inizia la discesa che ci porterà, dapprima alla stazione di Camporosso e poi, superata la stazione di Tarvisio città, al bivio che conduce a destra in Slovenia e, a sinistra in Austria; in altre parole, nel luogo, ove, compiendo un tour relativamente breve, c’è data la possibilità di solcare la terra di tre nazioni.
Punti di interesse visibili dalla ciclabile: Stazione di Ugovizza, Jof Fuart, Spartiacque, Monte Lussari.
Foto: Archivio Palazzo Veneziano (Fondo R. Tributsch)