Cultura
Chiese, musei e monumenti del territorio, racconto di tradizioni e curiosità culturali e paesaggistiche.


Museo etnografico della Gente della Val Resia
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Museo dedicato alla storia della Val di Resia e alle sue forme di vita tradizionale
Il museo si trova a Stolvizza/Solbica, caratteristico paese della Val Resia, in una casa del Settecento recentemente ristrutturata seguendo la tipologia locale. Il museo offre la possibilità di conoscere da vicino l’architettura, la vita ed i lavori di un tempo ...
Il museo si trova a Stolvizza/Solbica, caratteristico paese della Val Resia, in una casa del Settecento recentemente ristrutturata seguendo la tipologia locale. Il museo offre la possibilità di conoscere da vicino l’architettura, la vita ed i lavori di un tempo ma anche la storia e il dialetto della comunità di Resia. Particolare attenzione è data, inoltre, alle favole, fiabe e leggende della valle. La visita inizia nella corte da dove è possibile ammirare l’esterno della casa con i suoi caratteristici ballatoi (linde) in legno, da cui si accede alla piccola casetta, nella quale è possibile osservare la ricostruzione di una ...



Museo dell'Arrotino a Stolvizza di Resia
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Il museo è dedicato alla professione dell'arrotino.
Il Museo dell’Arrotino, nato nel 1999 a Stolvizza di Resia, è dedicato alla professione artigiana che consiste nell’affilatura o molatura delle lame. Gli arrotini della Val Resia sono conosciuti anche al di fuori del territorio della valle, in quanto quest’occupazione ...
Il Museo dell’Arrotino, nato nel 1999 a Stolvizza di Resia, è dedicato alla professione artigiana che consiste nell’affilatura o molatura delle lame. Gli arrotini della Val Resia sono conosciuti anche al di fuori del territorio della valle, in quanto quest’occupazione costringeva il più delle volte gli artigiani ad emigrare per cercare lavoro al di fuori in tutta Europa. All’interno del museo sono esposti oggi diversi arnesi del mestiere, come oggetti da taglio e le famose biciclette, nonché diverse fotografie del passato e altre testimonianze storiche. Il Museo offre visite guidate e attività manuali dimostrative.


Latteria turnaria di San Giorgio di Resia
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Dal 2001 il fabbricato è stato adibito a museo.
La latteria turnaria di San Giorgio nasce nel 1928, in risposta alla forte richiesta della popolazione di vendere il proprio formaggio. L’attività di raccolta e trasformazione del latte si svolge fino al 1943 quando sarà sospesa a causa della guerra. ...
La latteria turnaria di San Giorgio nasce nel 1928, in risposta alla forte richiesta della popolazione di vendere il proprio formaggio. L’attività di raccolta e trasformazione del latte si svolge fino al 1943 quando sarà sospesa a causa della guerra. Nel 1950 sarà realizzata una nuova struttura. L’attività verrà nuovamente sospesa il 6 maggio 1976 a causa delle violenti scosse sismiche che colpiranno la Val Resia e gran parte del Friuli Venezia Giulia. L’attività riprenderà nel marzo del 1977 e il 9 giugno 1980 avverrà la chiusura definitiva del caseificio, per la scarsità di latte conferito. Dal 2001 il fabbricato ...
Mostra permanente "Resiutta ricorda L. Compassi"
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Il fotografo Luigi Compassi fu professionalmente attivo tra Resiutta e Moggio Udinese e catturò, con estrema sensibilità artistica, paesaggi e persone della sua terra.
Nella storia dei paesi del Canal del Ferro c’è un prima e c’è un dopo; la linea di demarcazione che separa il prima dal dopo è rappresentata dal terribile sisma del 1976. Un evento epocale che cambiò “volto e anima” ...
Nella storia dei paesi del Canal del Ferro c’è un prima e c’è un dopo; la linea di demarcazione che separa il prima dal dopo è rappresentata dal terribile sisma del 1976. Un evento epocale che cambiò “volto e anima” di tanti paesi friulani. Se, a Resiutta, “il prima” è ancora visibile e documentato, lo si deve soprattutto al fotografo Luigi Compassi che, dagli anni ’30 in poi, fu professionalmente attivo tra Resiutta e Moggio Udinese, catturando, con estrema sensibilità artistica, paesaggi e persone della sua terra. Ritenuto, a buon titolo, maestro della fotografia artistica, arricchì i suoi scatti con ...

Museo del Territorio a Dogna
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Paleontologia, storia ed etnografia di un piccolo paese del Canal del Ferro: Dogna.
Un borgo dal quale si accede alla straordinaria e selvaggia valle che si dispiega alle pendici del Montasio: la Val Dogna, luogo del ritrovamento della lastra rocciosa con le impronte fossili del fitosauro, un rettile predatore del Triassico … indubbiamente ...
Un borgo dal quale si accede alla straordinaria e selvaggia valle che si dispiega alle pendici del Montasio: la Val Dogna, luogo del ritrovamento della lastra rocciosa con le impronte fossili del fitosauro, un rettile predatore del Triassico … indubbiamente il “pezzo forte” della sezione museale. Al piano superiore dell'edificio trovano spazio le immagini e le testimonianze della Grande Guerra, compendio suggestivo ed essenziale che rimanda ai percorsi tematici presenti sul territorio: alle gallerie “Le morosine” a Mincigos, alle trincee dello Jôf di Miezegnot, ecc. Infine, nella sezione etnografica è possibile osservare reperti e immagini della vita quotidiana del passato ...




Mostra a Pontebba "Quando Pramollo stava all’equatore"
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La mostra si sviluppa in tre ambienti con tematiche differenti.
Il percorso della mostra si sviluppa in tre ambienti. Nella Sala del Territorio è rappresentata l’evoluzione del settore di Pramollo durante il trascorrere del tempo geologico; sono illustrate le ragioni dell’alternarsi ripetuto di strati marini e terrestri e delle meraviglie ...
Il percorso della mostra si sviluppa in tre ambienti. Nella Sala del Territorio è rappresentata l’evoluzione del settore di Pramollo durante il trascorrere del tempo geologico; sono illustrate le ragioni dell’alternarsi ripetuto di strati marini e terrestri e delle meraviglie fossili che essi racchiudono. Qui è possibile sperimentare l’uso diretto degli strumenti digitali dei paleontologi. Nella Sala del Viaggio Temporale il visitatore attraverserà gli scenari del Periodo Carbonifero. Si ritroverà ai tempi in cui Pramollo non era ancora una fila di montagne come oggi ci appare, ma un delta fluviale – a tratti coperto da boschi – le cui ghiaie ...





Museo Palazzo Veneziano a Malborghetto
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È il punto di partenza imprescindibile per conoscere la Valcanale, la sua storia, le sue tradizioni e la sua splendida natura.
Punto di partenza imprescindibile per conoscere la Valcanale, la sua storia, le sue tradizioni e la sua splendida natura, il Palazzo Veneziano, sede del museo etnografico territoriale, è uno dei palazzi più antichi (fine 1500) e sontuosi della valle. Nato ...
Punto di partenza imprescindibile per conoscere la Valcanale, la sua storia, le sue tradizioni e la sua splendida natura, il Palazzo Veneziano, sede del museo etnografico territoriale, è uno dei palazzi più antichi (fine 1500) e sontuosi della valle. Nato come dimora di un ricco industriale del ferro, all’epoca in cui Malborghetto era una fiorente “Città-mercato” del Vescovado di Bamberga (Germania), il Palazzo Veneziano propone un “viaggio” affascinante attraverso geologia, paleontologia, scienze naturali, storia ed etnografia, approfondendo, anche attraverso diorami e proiezioni di grande suggestione, aspetti riguardanti la Foresta di Tarvisio - la più grande foresta demaniale italiana - e ...



Camporosso in epoca Romana
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La stele dedicata ad AVILIA LEDA è un importante simbolo del passato “romano” della località Valcanalese.
Dopo la fondazione di Aquileia nel 181 a.C. traffici e commerci si svolgevano con frequenza da e verso tutti i territori dell’Impero romano. Per favorire gli scambi col Norico venne costruita un’estesa rete viaria che, partendo da Aquileia, si inoltrava, ...
Dopo la fondazione di Aquileia nel 181 a.C. traffici e commerci si svolgevano con frequenza da e verso tutti i territori dell’Impero romano. Per favorire gli scambi col Norico venne costruita un’estesa rete viaria che, partendo da Aquileia, si inoltrava, da un lato, nel territorio della Carnia verso Iulium Carnicum (Zuglio) e il passo di Monte Croce Carnico, dall’altro, attraverso il Canal del Ferro e la Valcanale raggiungeva Virunum (attuale Zollfeld) nei pressi di Klagenfurt. Lungo questa via sorse l’importante insediamento doganale chiamato Statio Bilachiniensis (attuale Camporosso). Simbolo dell’importante passato “romano” della località Valcanalese è la stele dedicata ad AVILIA ...

Museo storico militare a Cave del Predil
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Museo storico militare e punto vendita biglietti d'ingresso al parco geominerario.
Il percorso espositivo ripercorre le vicende belliche legate alle campagne napoleoniche, alla Grande Guerra e alla seconda guerra mondiale, con particolare riguardo alle opere del Vallo alpino del littorio. “L’itinerario napoleonico” tratta del periodo compreso tra la Rivoluzione francese e ...
Il percorso espositivo ripercorre le vicende belliche legate alle campagne napoleoniche, alla Grande Guerra e alla seconda guerra mondiale, con particolare riguardo alle opere del Vallo alpino del littorio. “L’itinerario napoleonico” tratta del periodo compreso tra la Rivoluzione francese e il Congresso di Vienna (1815) nel territorio del Friuli, e degli avvenimenti che interessarono Tarvisio dal 1796 al1813. Nella sezione dedicata alla Prima Guerra Mondiale viene descritta la fase della contrapposizione tra gli imperi centrali ed i paesi dell'Intesa nella Zona Carnia, della quale facevano parte anche le Alpi Giulie. Non poteva mancare una sezione dedicata al paese minerario di ...
Parco Geominerario di Cave Del Predil
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1200 m di gallerie si snodano in un percorso su vari livelli che offre la possibilità di vedere: ”fornelli”, faglie mineralizzate, stanze di lavoro, il camerone di Santa Barbara e il pozzo Layer con gli ingranaggi dell’argano ancora funzionanti.
Il borgo minerario di Cave del Predil, un tempo Raibl, sorge ai piedi del Monte Re. Un monte importante sia dal punto di vista geologico che da quello storico; fu, infatti, il primo dei monti valcanalesi ad essere asceso e ...
Il borgo minerario di Cave del Predil, un tempo Raibl, sorge ai piedi del Monte Re. Un monte importante sia dal punto di vista geologico che da quello storico; fu, infatti, il primo dei monti valcanalesi ad essere asceso e non da un uomo qualunque, bensì dal re longobardo Alboino che nel 568, discendendo dalla Pannonia, vi salì per scegliere la via più facile per raggiungere la pianura friulana. Oggi, ai suoi piedi, palazzi, pozzi, magazzini sono muti testimoni di quella che fu una company town fiorente e pullulante di vita, perno economico di tutta la valle, la cui miniera ...

Il leone della fontana di Chiusaforte
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Il leone della fontana di Chiusaforte nella piazzetta di Campolaro
Il leone della fontana di Chiusaforte, nella piazzetta di Campolaro, non è il classico leone di San Marco recante sotto la zampa il libro con la scritta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS, ma è un leone gentilizio, perché, quale particolarità, ...
Il leone della fontana di Chiusaforte, nella piazzetta di Campolaro, non è il classico leone di San Marco recante sotto la zampa il libro con la scritta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS, ma è un leone gentilizio, perché, quale particolarità, porta l’arma della famiglia Lippomano al posto del libro. Una famiglia, quella dei Lippomano, che fu accolta nel patriziato della Repubblica di Venezia dopo la guerra di Chioggia e che è ricordata anche nel portico che sale al castello di Udine. Il leone chiusano, in particolare, è probabilmente legato alla figura di Girolamo Lippomano, provveditore ai confini. La Serenissima si ...
Architettura Borgo Stolvizza
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Il borgo di Stolvizza, frazione del comune di Resia, è situato nella parte superiore della valle ed è costruito in parte su un ripido costone roccioso e in parte su un lento declivio.
Il borgo di Solbica/Stolvizza, frazione del comune di Resia, posto a 573 m s.l.m. è situato nella parte superiore della valle ed è costruito in parte su un ripido costone roccioso e in parte su un lento declivio. Il paese, ...
Il borgo di Solbica/Stolvizza, frazione del comune di Resia, posto a 573 m s.l.m. è situato nella parte superiore della valle ed è costruito in parte su un ripido costone roccioso e in parte su un lento declivio. Il paese, citato per la prima volta nel 1240, fu comune autonomo fino al 1805. In molti edifici del piccolo borgo si può osservare lo schema tipologico che caratterizzava la tipica casa resiana. La pianta era rettangolare, con la stalla e la cucina al piano terra; una scala esterna in pietra conduceva al piano superiore dove un ballatoio in legno posto sul ...